Parco del Buen Retiro

Parque del Buen Retiro o semplicemente El Retiro è un luogo di svago molto amato dai madrileni, uno dei simboli della capitale e patrimonio culturale della Spagna. Si tratta di un’enorme area verde di circa 1,4 km² con edifici del XVII-XIX secolo, magnifiche fontane e sculture, viali alberati e un lago, caffetterie e aree giochi per bambini.

Come è sorto il parco

Il nome del parco ha un’origine religiosa. Ai tempi di Filippo II, in quest’area esistevano diversi edifici appartenenti alla corona, utilizzati per preghiere e meditazioni. Il luogo di preghiera portava il nome Buen Retiro, che tradotto significa “buon ritiro”.

Nel 1632, l’ambizioso favorito del re Filippo IV, il duca d’Olivares, pensò di allontanare il suo protettore facilmente influenzabile dagli affari di stato, indirizzando la sua attenzione su balli e feste. Per questo motivo, ordinò di trasformare le stanze per la preghiera in un lussuoso palazzo, ereditando il nome Buen Retiro. Il parco sistemato intorno al palazzo dai maestri italiani prese lo stesso nome.

Il palazzo fu usato per divertimenti da Filippo V e Carlo III. I sovrani si preoccupavano anche del parco, che acquisiva caratteristiche di nuovi stili secondo il gusto dei monarchi.

Nel 1808, Buen Retiro divenne il centro della battaglia durante l’attacco dei francesi a Madrid. Gli edifici subirono danni significativi e la vegetazione fu completamente distrutta dagli invasori. Al palazzo non fu destinato un rinascimento, mentre al parco andò meglio. Ferdinando VII e i re successivi ordinarono la costruzione di nuovi sentieri, giardini fioriti e padiglioni sul suo territorio. Nel 1869, Buen Retiro fu nazionalizzato e consentito ai cittadini di visitarlo.

Buen Retiro oggi

Del vecchio palazzo restano solo due edifici: la sala da ballo Casón del Buen Retiro, in cui oggi si trova una filiale del Museo del Prado, e la sala cerimoniale Salon de la Reynos, sede del Museo dell’esercito spagnolo.

La composizione centrale del parco è la magnifica statua equestre di Alfonso XII di José Grases Riera, che si erge su un piedistallo sopra il lago circondato da una colonnata semicircolare. Il progetto fu eseguito su richiesta della regina reggente Maria Cristina e il monumento fu eretto nel 1922 durante il regno di Alfonso XIII. Il memoriale è adornato con sculture allegoriche di libertà, pace, patria, esercito e marina. Più di venti noti scultori parteciparono al lavoro sulla composizione.

Dal 1874, nel parco si trova il padiglione Casa de Vacas, il cui nome significa “Casa delle Mucche”. Originariamente era una stalla espositiva dove chiunque poteva ammirare le belle mucche da latte e godere dei loro prodotti. Attualmente, nel padiglione vengono esposte opere d’arte.

Altri due edifici notevoli del parco sono il Palazzo di Cristallo e il Palazzo Velázquez, realizzati alla fine del XIX secolo da Ricardo Velázquez Bosco. Il primo ospitava serre di piante delle Isole Filippine, che erano una colonia spagnola, mentre il secondo era dedicato alla metallurgia e all’industria mineraria.

I viali del parco sono adornati da tre meravigliose fontane. Una di queste, “L’Angelo Caduto” dell’autore Ricardo Bellver, è l’unico monumento al mondo dedicato al diavolo. La composizione scultorea è dedicata al tema della caduta di Lucifero.

La fontana delle Galapagos fu costruita sotto la direzione di José de Mariátegui in onore della nascita di Isabella II. L’insieme a tre livelli è decorato con figure di delfini, tartarughe, rane e angeli, da cui sgorgano getti d’acqua. La composizione è coronata da una lumaca, simbolo di pazienza e fertilità.

La Fontana del Carciofo, creata da Ventura Rodríguez, simboleggia la primavera. Nella sua parte centrale si trovano sculture di bambini che sorreggono un piatto con carciofi.

Mappa del parco

Come raggiungere il Parco del Buen Retiro?

Prendere la metropolitana fino alla stazione Atocha (linea 1), Ibiza (linea 9) o Retiro (linea 2). Si può arrivare al parco con gli autobus 1, 2, 9, 15, 19, 20, 51, 52, 74, 146, 202.